Comunicato stampa e lettera al Prefetto
Contro i ladri di biciclette, il Prefetto ci risponde

martedì 13 marzo 2007, di webmaster

Lunedì 12 marzo 2007 abbiamo promosso ancora un incontro pubblico sul problema dei furti.
Di seguito il comunicato stampa inviato ai giornali, ed in allegato la lettera inviata al Prefetto di Verona e la sua risposta.

COMUNICATO STAMPA

 

CONTRO I LADRI DI BICICLETTE

 
 

1. La nostra associazione ha indetto un incontro pubblico sul tema in oggetto:

per le ore 11 di lunedì 12 marzo presso la sala del circolo dei dipendenti Unicredit al 1° piano di Via Rosa 7 (vr).

Abbiamo chiesto la partecipazione al prefetto, degli assessori Pozzerle e Pernigo, del Comandante della Polizia Municipale.Contiamo sulla presenza dei rivenditori di biciclette veronesi.

 

2. Sono obiettivi di questa iniziativa:

- quello di richiamare tutti alla necessità di dotarsi di una strategia per contrastare efficacemente i furti e di considerarla come uno degli aspetti decisivi di un più generale piano per la promozione della bicicletta;

- quello di conoscere i dati sul fenomeno in possesso delle varie forze dell’ordine che operano in città; 

- quello di dare utili consigli a quanti vorrebbero muoversi in bici ma temono (giustificatamente) di essere derubati;

-quello di incoraggiare i cittadini a denunciare sempre il furto eventualmente subito.

 

3. Le nostre ragioni:

Non disponiamo di dati sulla quantità di furti di biciclette perpetrati ogni giorno a Verona. Abbiamo tuttavia la certezza, attraverso quanto ci viene riferito da numerosi soci e da tutti i rivenditori, che questo fenomeno continui ad essere in crescita come in crescita sia il numero di coloro che ritengono inutile sporgere denuncia. Questa percezione del furto come di un fenomeno diffuso contro il quale si è impotenti, si traduce in un danno per la nostra comunità perchè:

· scoraggia molti veronesi ad usare la bicicletta per muoversi in città vanificando così parte degli sforzi dell’amministrazione comunale che, sulla bicicletta, ha investito risorse per risolvere i problemi di traffico e di inquinamento;

· si traduce in una generalizzata riduzione della sicurezza dei ciclisti: molti si rassegnano ad usare biciclette poco sicure e scadenti (con conseguenze negative anche sull’”immagine” e sulla percezione sociale del ciclista urbano);

· consumandosi sempre ai danni di quella stessa minoranza di cittadini veronesi che nonostante tutto si ostina a scegliere la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano, si traduce in una sorta di persecuzione che rende ancora più insopportabile il sentimento di impotenza;

· pone notevoli problemi anche ai rivenditori di biciclette che denunciano una generale flessione sia per quanto alla quantità che alla qualità del venduto:

- sono molti coloro che, dopo aver subito più furti, rinunciano definitivamente a questo mezzo di trasporto;

- coloro che insistono nell’usare la bicicletta molto spesso si riducono ad acquistare l’usato nelle speranza di non attirare i ladri;

- chi sceglie il nuovo investe poco e si rivolge sempre più spesso ai centri commerciali e alla loro offerta di biciclette di qualità inferiore.

 

4. I dati in nostro possesso:

Sono ancora quelli del fax che abbiamo ricevuto dal Prefetto Giovannucci nel 2003:

(Trascrizione del fax pervenuto dalla Prefettura nel maggio 2003)

“Protocollo Proc. W.A. 2932/03.12B.16/Area 1 data 2.5.03

Oggetto: contro i furti di biciclette, 5 maggio 2003

In risposta alla nota in data 10 aprile scorso relativa all’oggetto, si comunica che il fenomeno segnalato, dai dati acquisiti, ha fatto registrare nell’ultimo periodo un graduale incremento, connesso anche al sensibile aumento della presenza sul territorio di cittadini extracomunitari, alcuni dei quali si appropriano di biciclette per i loro spostamenti.

In particolare, i furti di velocipedi registrati nell’anno 2002 sono stati 996, mentre nei primi quattro mesi dell’anno in corso sono stati denunciati 269 furti.

... ..... (non trascrivo riferimenti all’iniziativa del 2003)

 Firmato Il Prefetto Giovannucci."

 

5. Le nostre proposte:

 Noi chiediamo che il Comune:

o consideri il contrasto del furto come uno degli aspetti importanti di un più generale piano per la promozione della bicicletta

o adotti una strategia di intervento e la comunichi ai cittadini

o provveda ad aggiornare la cittadinanza sul fenomeno almeno ogni sei mesi offrendo i dati disponibili (dove i furti, in quali orari, quali

successi ...);

o provveda ad attivare presso i grandi attrattori (in primo luogo presso le stazioni ferroviarie e gli ospedali) parcheggi custoditi (come a Padova!);

o favorisca il più possibile chi deve presentare le denunce,

o di doti di un “piano dei parcheggi” e provveda a dislocare le ottime rastrelliere mod Verona (utili perchè consentono di legare ruota e telaio ad una struttura fissa) a ridosso di tutti gli attrattori (scuole, uffici postali, banche, supermercati .....)

o individui e ponga in essere forme di registrazione delle biciclette che favoriscano i controlli

o inserisca i suggerimenti utili per contrastare i ladri nel più generale piano della comunicazione per la promozione della mobilità sostenibile

o inviti pubblicamente i responsabili delle aziende pubbliche e private, delle scuole, dei grandi negozi a favorire i ciclisti anche offrendo loro la possibilità di parcheggiare la bicicletta nei cortili interni, dislocando idonee rastrelliere (magari le stesse che il comune potrà fornire a prezzi contenuti) e disponendo, quando possibile, un controllo degli stessi cortili

o di pubblicare le immagini delle biciclette ritrovate a Verona e provincia sul sito internet del comune

 

6. I nostri suggerimenti ai ciclisti veronesi: 

Non esistono catene o lucchetti in grado di impedire il furto di una bicicletta. Nei negozi di ferramenta sono in vendita tronchesi o

flessibili capaci di tagliare praticamente tutto.

Ai ladri, però, si può complicare molto la vita utilizzando chiusure che li costringano a usare un’attrezzatura pesante, a perdere tempo, a

fare rumore e a rischiare di essere sorpresi.

Quindi:

o Chiudere sempre la bicicletta anche quando la si parcheggia per pochi istanti.

o Usare lucchetto e catena robusti anche se sono pesanti e costosi (vale la pena spendere anche se la bici non vale molto)

o Quando è possibile catene e archetti devono allacciare telaio, ruota e un elemento ancorato saldamente al terreno

o Non lasciare le chiusure a livello della pavimentazione (è più facile forzarle)

o Denunciare comunque sempre il furto. Abbiamo chiesto che il Comune predisponga un modulo dedicato e lo renda disponibile presso le delegazioni della Polizia municipale

o Per consentire il riconoscimento della  propria bicicletta fotografarla e, quando il rivenditore offre questo servizio, all’atto dell’acquisto farsi rilasciare una scheda con i dati tecnici e il numero di codice con il quale è marcata la bicicletta.

 

7. Si segnala infine:

Che i rivenditori di biciclette veronesi che hanno aderito alla nostra iniziativa hanno concordato un prezzo scontato di vendita di una

catena con lucchetto che abbiamo scelto insieme a loro e che ottimizza costo, peso e sicurezza.

 
 

Grazie dell’attenzione

Precedenti iniziative contro il furto