COMUNICATO STAMPA
Sulla dichiarata intenzione di proibire ai ciclisti l’uso delle corsie preferenziali della ztl

martedì 18 settembre 2007, di webmaster

Negli anni scorsi gli amici della bicicletta hanno faticosamente ottenuto dalla giunta Zanotto l’autorizzazione a percorrere in bicicletta le corsie preferenziali della ZTL. Oggi apprendiamo con sorpresa che togliere questa autorizzazione rientra tra i provvedimenti con i quali l’assessore Corsi e l’assessore Sandri intendono rilanciare l’uso del mezzo pubblico e promuovere la sicurezza dei ciclisti (Arena 18.9.07)

È pericoloso muoversi in bici sulle corsie preferenziali della ZTL? Noi che usiamo la bicicletta ogni giorno sappiamo bene che non è vero. Nella ZTL la velocità massima consentita è di 30 Km all’ora; gli autobus di dimensioni ridotte che la attraversano sulle corsie preferenziali di Piazza delle Erbe, di via Stella, via Anfiteatro o di via Cairoli, sono pochi, di meno il sabato e nessuno nei festivi. Non risulta che ci siano incidenti: la Polizia Municipale ha certamente i dati necessari per confermare o smentire.

Sono le biciclette a ridurre la velocità commerciale degli autobus nella ZTL? A noi sembra proprio di no: sui tratti di preferenziale, peraltro piuttosto brevi, oltre alla presenza di molti pedoni e di molte auto in sosta, è la stessa conformazione delle strade a costringere i mezzi pesanti e carichi di passeggeri a velocità molto basse.

Alla nostra città conviene promuovere l’uso della bici? Credo che ormai nessuna persona di buon senso (di destra o di sinistra) possa sostenere il contrario.

In tutti i paesi nei quali si fa seriamente promozione della bicicletta i ciclisti al vengono favoriti, fra l’altro, assicurando loro percorsi diretti. Attraversare il centro in bici senza utilizzare le corsie preferenziali costringe le biciclette a percorsi tortuosi che aumentano le distanze. Il provvedimento annunciato dagli assessori costringerebbe molti a lasciare la bici (salutare, silenziosa, non inquinante) e passare all’autobus (sull’autobus conviene portarci gli automobilisti e i motociclisti non i ciclisti!) o al motorino (il 60% dei motorini in circolazione inquina molto più delle automobili). Tutto questo nell’interesse della città?

Sui temi della ciclabilità questa giunta ha espresso più volte in queste settimane e nel suo programma posizioni che noi consideriamo con molta preoccupazione: progetti di piste cancellati, dichiarata intenzione di rimuovere alcune piste già realizzate. Al sindaco Tosi in luglio abbiamo scritto una lettera aperta che ancora attende risposta. Noi invece lo vorremmo molto un confronto, fatto senza pregiudizi e magari pubblico.

Il nostro timore infatti è che, al di là dell’essere di destra o di sinistra, gli esponenti di questa giunta facciano riferimento a un modello di mobilità che ancora vede nella bicicletta un intralcio alle automobili e non un vantaggio per la comunità. Noi crediamo che basti un viaggio in uno qualsiasi dei paesi a nord delle Alpi (o a Bolzano o a Ferrara) per capire che questo modello è arretrato, non c’entra niente con l’Europa e danneggia la nostra città.