La bicicletta fa bene: all’economia, all’ambiente e alla salute
Petizione per la realizzazione di ciclopiste fra Verona, Treviso e Ferrara

lunedì 30 settembre 2002, di webmaster

La bicicletta fa bene: all’economia, all’ambiente e alla salute

Abbiamo predisposto una petizione insieme a Legambiente di Legnago e di San Giovanni Lupatoto, per chiedere la realizzazione di alcune ciclopiste per collegare fra loro Verona, Treviso e Ferrara.

- La ciclopista lungo l’ Adige da Verona a S.G.Lupatoto e Legnago fino al mare, già realizzata nel tratto Roverchiara - Legnago.
- La ciclopista sulla linea ferroviaria dismessa Treviso Legnago Ostiglia ora destinata a tale scopo che nel trevigiano ha già ottenuto dei finanziamenti.
- La ciclopista (30km) da Ostiglia alla già realizzata "destra Po" (di 125km) che da Stellata raggiunge il mare Adriatico ed è collegata con Ferrara.

La bicicletta fa bene: all’economia, all’ambiente e alla salute

Quest’ultima affermazione è dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui un uso fraquente della bicicletta può portare al dimezzamento del rischio di varie malattie: infarto, diabete, ipertensione... A tale scopo è necessario creare le infrastrutture adatte a rendere agevole e sicuro l’uso della bicicletta a tutta la popolazione, bambini ed anziani compresi.

Chiediamo quindi la realizzazione di alcune ciclopiste per collegare fra loro Verona, Treviso e Ferrara.
- La ciclopista lungo l’ Adige da Verona a S.G.Lupatoto e Legnago fino al mare, già realizzata nel tratto Roverchiara - Legnago.
- La ciclopista sulla linea ferroviaria dismessa Treviso Legnago Ostiglia ora destinata a tale scopo che nel trevigiano ha già ottenuto dei finanziamenti.
- La ciclopista (30km) da Ostiglia alla già realizzata "destra Po" (di 125km) che da Stellata raggiunge il mare Adriatico ed è collegata con Ferrara.

La peculiarità di questo collegamento ciclabile è di scorrere per gran parte del suo tracciato lungo zone di notevole pregio ambientale che rischiano di venire compromesse da un progetto di strada camionabile lungo la ex linea ferroviaria Treviso - Ostiglia, (già destinata a pista ciclabile). La stessa ciclopista rischia di non essere costruita. Siamo fermamente contrari alla realizzazione di questa strada nonchè alla probabile conseguente urbanizzazione di tipo civile o industriale che andrebbe a deturpare un paesaggio irripetibile oltre a causare inquinamento di vario genere lungo questa ciclopista, che se venisse fatta in fianco alla strada rischierebbe di essere disertata dai flussi turistici dei ciclisti di tutta Europa, attualmente in forte espansione. Vogliamo garantire invece lo sviluppo di questa forma di turismo che oltre a portare ricchezza nel nostro territorio garantisce ai residenti aria pulita, riduzione delle varie forme di inquinamento fra cui quello acustico e la ricerca della conservazione del paesaggio, nonché il suo ripristino, in quanto elementi fondamentali e irrinunciabili per lo sviluppo di una economia finalmente amica dell’uomo.

Legambiente Circoli di Legnago e San Giov. Lupatoto
Amici della Bicicletta di Verona


domenica 15 settembre
Treno + bici Aperta a tutti
BICIMANIFESTAZIONE NELLE VALLI GRANDI VERONESI PER PROMUOVERE TRE CICLOPISTE
Difficoltà: leggera. Trasferimento in treno da Verona a Nogara e ritorno. Percorso (40 km): Nogara, Campalano, Maccacari, ex stazione di Casaleone, Cerea, Oasi delle Vallette, Sustinenza e ritorno. Visite guidate agli aspetti naturalistici e archeologici del territorio sul tratto della ex ferrovia e all’Oasi naturalistica Brusà - Vallette. Durata: tutto il giorno. Pranzo in trattoria previa prenotazione o al sacco. Informazioni e iscrizioni: in sede giovedì 5 dalle 16 alle 19, venerdì 6 dalle 16 alle 19 e dalle 21 alle 23, sabato 7 settembre dalle 16 alle 19. Accompagnatori: Fabio de Togni

15 Settembre: una biciclettata per salvare il patrimonio naturale e archeologico delle Valli Grandi Veronesi e per realizzare, nel contempo, tre ciclopiste

Recentemente siamo venuti a conoscenza del progetto di realizzare una strada camionabile da Legnago a Ostiglia lungo il tracciato della ex linea ferroviaria Treviso - Ostiglia. Questa notizia ci ha lasciati sbalorditi, infatti la Legge Regionale 99/61 destinava questo tracciato alla realizzazione di una ciclopista, ma evidentemente quando si tratta di viabilità ciclabile non si può essere sicuri finchè un’opera non è stata realizzata.
L’impatto di questa strada sarebbe devastante sotto diversi aspetti: vediamo quali sono.
1) Verrebbe distrutto il bosco lineare, che oltre ad essere di per sé importante ospita un dormitorio di circa un centinaio di rapaci notturni.
2) Verrebbe ostruito il corridoio biologico che unisce l’Adige al Po e che ora impedisce a molte specie il rischio di estinzione legato all’isolamento.
3) La zona inoltre è ricca di testimonianze archeologiche e in particolare per il II millennio a.C. costituisce un unicum nel panorama italiano. La strada andrebbe a sepellire per sempre, anche con le successive inevitabili edificazioni, tutto questo patrimonio che il mondo intero ci invidia.

Noi proponiamo invece di valorizzare tutte queste peculiarità che, se ben gestite, grazie anche alla realizzazione delle ciclopiste, possono portare una enorme ricchezza nella Bassa legata al turismo culturale e ciclistico. In tutta Europa quest’ ultimo è in forte espansione, sebbene in Italia siano ancora poche le regioni (Emilia Romagna, Trentino-Alto Adige, Lombardia, Piemonte) che lo stanno sviluppando, non solo per la notevole ricaduta economica che comporta, ma anche per la valorizzazione del territorio che si deve necessariamente attuare. Valorizzazione e maggiore qualità della vita di cui i residenti più o meno lontani possono usufruire tutti i giorni.

La domanda da porsi è la seguente:

è preferibile uno sviluppo legato alla costruzione di una strada piena di camion e smog che verrà inevitabilmente circondata da case, industrie, magari con produzioni classificate pericolose, ciminiere, inceneritori e distruzione dell’ambiente naturale e del patrimonio storico-culturale, oppure è meglio puntare su una economia turistica e cicloturistica che valorizzi gli aspetti naturalistici, archeologici, storici e culturali che solo l’Italia può offrire grazie ai suoi trascorsi storici? E quindi venite numerosi il 15 settembre alla bici +treno nelle Valli Grandi per realizzare tre ciclopiste; ci saranno delle visite guidate agli aspetti naturali ed archeologici. Chi vuole potrà prenotare il pranzo al ristorante. Abbiamo predisposto anche una petizione insieme a Legambiente di Legnago di San Giovanni Lupatoto dal titolo: “La bicicletta fa bene: all’economia, all’ambiente e alla salute” che trovate qui a fianco.

Fabio De Togni