Articolo de L’Arena del 4/5/2008
Via Stella apre la strada alla chiusura del centro

lunedì 5 maggio 2008, di Alberto

LA CITTÀ CHE CAMBIA. SEMPRE PIÙ NUMEROSI I COMMERCIANTI CHE APPOGGIANO LE INIZIATIVE DEI CITTADINI PER CHIEDERE LA PEDONALIZZAZIONE DI STRADE E PIAZZE

Articolo de L’Arena del 4/5/2008

Via Stella continua a far discutere e diventa modello per i sogni di residenti e commercianti anche di altre strade del centro storico. Dopo che il consiglio della prima circoscrizione ha votato all’unanimità per la pedonalizzazione dell’arteria che collega via Nizza con l’Arena, sulla scia delle richieste arrivate numerosissime sia dai residenti che dai negozianti della via, in attesa che la Giunta comunale dica l’ultima parola, le riflessioni prendono un respiro più ampio, confermando almeno in parte che il «caso via Stella» è un segnale davvero rivoluzionario di una nuova apertura dei commercianti ad un centro meno invaso dalle macchine: svolta epocale, a pochi anni di distanza da quando l’introduzione della Ztl era stata accolta dagli stessi commercianti come un «funerale» per le loro attività. È innegabile che, per quanto l’assessore al traffico Corsi abbia detto chiaramente durante il consiglio straordinario di circoscrizione, indetto per la votazione, che via Stella va vista come un caso particolare e non apre un fronte in direzione della pedonalizzazione del centro, le stesse categorie dei commercianti e non solo quelli che gravitano su via Stella scendono in campo: se Confcommercio resta ostile a qualsiasi apertura all’ipotesi di un centro pedonale, Confesercenti la pensa ben diversamente e in questo senso pare interpretare un’ aspirazione diffusa.
«Noi crediamo che sia maturata una nuova consapevolezza tra molti commercianti del centro e di questo ci arriva la sensazione attraverso le richieste che molti associati ci fanno», spiega Silvano Meneguzzo, presidente di Confesercenti. «È una svolta culturale, che va ben al di là della semplice richiesta di chi lavora o abita in una sola via: piuttosto si tratta di un’aspirazione diffusa, inevitabile anche per Verona, come è accaduto già da tempo per molte altre città».
Significa che è arrivato il momento per ripensare il sistema centro, continua Meneguzzo:«Crediamo che la spinta di via Stella possa essere il primo atto di un più ampio processo per la realizzazione finalmente di una città storica pedonale intesa come un salotto per il passeggio e gli acquisti, sgombra dalle auto e dall’inquinamento, molto più bella per accogliere i turisti e molto più capace di riconvertire i veronesi allo shopping in centro: un centro storico che non sia la copia meno appetibile di un centro commerciale di periferia, ma un luogo diverso che fa delle sue peculiarità la sua forza. Tutto questo è evidentemente un processo lento, che va valutato prima di tutto nelle sue possibilità tecniche, va studiato pensando a un sistema di trasporto e collegamneto diverso: è la direzione in cui ci pare debba andare il futuro».
Non la pensa così Confcommercio: la rappresentante del settore abbigliamento Graziella Basevi è critica verso la scelta di chiudere via Stella.
«Trovo che questa soluzione sarebbe un grave errore», afferma. «È vero che la via oggi appare splendida, per la via in sè la scelta della pedonalizzazione va bene, però è un provvedimento prematuro, che rischia di generare un’aspirazione più diffusa per realizzare la quale non ci sono le condizioni». A.G.