Una collaborazione ADB-ULSS 20 per la prevenzione
Riprende il “Pedala che ti passa”

giovedì 2 aprile 2009, di Alberto

Il Dipartimento Prevenzione dell’ ULSS 20 di Verona, in collaborazione con l’Università di Verona, ha promosso un programma di attività fisica (cammino e bicicletta) diretto a migliorare il controllo metabolico nel diabete. Infatti l’attività fisica nel diabetico è fondamentale per migliorare il controllo glicemico, per ridurre le complicanze cardiovascolari della malattia, per migliorare la qualità di vita http://prevenzione.ulss20.verona.it... .


La bicicletta: un modo semplice per mantenersi sani
di Susanna Morgante

Nella società moderna ci muoviamo poco e questo nuoce alla salute – per questo è nato il “Pedala che ti passa”, organizzato da tre anni a questa parte insieme al Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss.

Usare la bicicletta è un modo semplice per mantenersi sani: migliora le relazioni e l’umore, rallenta l’invecchiamento e previene molte malattie: obesità, diabete, patologie cardiache e perfino i tumori. E fa bene alla salute anche perchè chi pedala regolarmente usa meno l’auto, contribuendo a ridurre traffico, inquinamento e incidenti stradali.

Alcuni numeri: circa il 20% delle morti dovute a tumori e il 30-50% degli infarti dipendono da sovrappeso e inattività. Chi usa sempre la bicicletta riduce del 39% il rischio di morte prematura. Con il movimento la pressione può calare di 5-10 mm di mercurio, e adottando anche uno stile di vita globalmente sano (più frutta, verdura e pesce; controllo del peso; minor consumo di sale, grassi e alcol) può scendere di 20-50 mm. Un’attività regolare è perciò un vero e proprio “farmaco” e serve perfino a prevenire nuovi casi negli ex infartuati (purchè con le ovvie precauzioni: adeguato controllo medico e gradualità nell’allenamento).

Insomma, un sacco di motivi per iscriversi subito al Pedala che ti passa: uscite di due-tre ore circa, senza difficoltà significative, il mercoledì mattina - adatte anche agli ultra-60enni, ad ipertesi e diabetici, alle persone con qualche chilo di troppo e a chi non essendo allenato non se la sente di affrontare le gite “classiche”.