Conferenza stampa AdB del 7 Maggio 2009
La permeabilità del centro storico alle biciclette
lunedì 11 maggio 2009, di rigoberto
- Permeabilità del centro storico alle biciclette
Malgrado l’ordinanza sindacale che ripristina il permesso alle biciclette a percorrere le principali corsie preferenziali all’interno della Ztl (via Cairoli, piazza Erbe, via Anfiteatro), il centro storico continua ad essere poco permeabile alle biciclette. Lo si evidenzia in seguite alle ultime scelte compiute dall’amministrazione comunale in Piazza Viviani e in via Todeschini, tutte rivolte a favorire il mezzo motorizzato privato, automobile in primis, trascurando completamente, anche quando le condizioni oggettive suggeriscono di fare il contrario, la mobilità alternativa. Vediamo alcuni esempi:
- Piazzetta Pescheria. La giusta richiesta, venuta da una parte della stessa maggioranza, di rimuovere il paracarro elettronico che di fatto rendeva l’area di uso esclusivo dei residenti, ha dato il destro all’assessore Enrico Corsi per trasformare in parcheggio (notturno) una degli angoli più suggestivi della città, a scapito della pedonalità.
- Piazza Viviani. Dopo la copertura dello scavo e il ripristino del parcheggio, è definitivamente scomparso il tratto di ciclabile davanti al Teatro Nuovo. Un tratto importante perché assicurava il transito in “contromano” ai ciclisti che provengono da Via Nizza, evitando l’onere di percorrere il tragitto automobilistico, più lungo, a ridosso del Lungadige per raggiungere Piazza Erbe. Eppure, anche ad una prima occhiata è evidente che i due ingressi del parcheggio ripristinato sono nettamente sovradimensionati, misurando quasi sei metri ciascuno. Sarebbe bastato recuperare appena 75 centimetri da ciascun ingresso e fare retrocedere il parcheggio dei motorini (sull’asfalto si intravvedono ancora le sagome degli stalli dei motorini quando di fianco scorreva la ciclabile) per garantire il ripristino anche della ciclabile (con 1,50 metri si ha una pista perfettamente a norma). In alternativa, la viabilità all’interno del parcheggio con gli ingressi più stretti si sarebbe potuto garantire con un sistema di sensi unici, utilizzando un’apertura come entrata e un’altra come uscita, rinunciando solo a un paio di posti auto a ridosso dell’ex palazzo delle Poste.
- Via Todeschini. L’assessore Paolo Tosato ha prima deciso di “concentrare” le due ciclabili in un’unica pista bidirezionale al centro della strada, per recuperare qualche parcheggio ai lati, anche a costo di limitare il verde degli alberi. Poi, notizia di ieri, ha deciso di “congelare” anche questa soluzione. Niente di fatto, dunque, si era soltanto scherzato!
“Esprimiamo viva soddisfazione per la decisione di fare marcia indietro sulle corsie preferenziali della Ztl – commenta Paolo Fabbri, presidente degli Amici della Bicicletta di Verona – una decisione presa grazie alla ferma presa di posizione dei consiglieri di Alleanza Nazionale, ma anche grazie alle e-mail di protesta inviate al sindaco da tanti cittadini. Ma in questo momento non possiamo non denunciare che le novità introdotte in Piazza Viviani e in via Todeschini costituiscono un altro ostacolo alla circolazione dei ciclisti in città e in particolare in centro storico”.
Gli Amici della Bicicletta porteranno avanti queste rivendicazioni nella Consulta comunale della Mobilità, all’interno della quale, la giunta comunale, votando a maggioranza, ha deciso di ammettere anche una rappresentanza dei ciclisti urbani. “Ci aspettiamo che all’interno della Consulta si possa tenere un confronto sostanziale e non solo formale sui temi della mobilità cittadina” commenta Fabbri, il quale elenca anche i principali filoni di attività, a medio e lungo termine, a cui gli AdB stanno già lavorando come associazione, e che adesso, a maggior ragione, porteranno avanti anche all’interno della Consulta:
- Censimento delle piste ciclabili. Non un censimento “metrico” fatto col righello in mano, ma uno studio organico che tenga conto dell’idoneità di ciascuna pista secondo alcune caratteristiche, quali scorrevolezza, grado di sicurezza, facilità di imbocco e collegamenti con le altre piste.
- Riordino della viabilità secondaria, contrastando la tendenza emergente in alcune zone della città, ad esempio Orti di Spagna, a riorganizzare la viabilità per sensi unici. Il senso unico favorisce le macchine perché fa aumentare la velocità di scorrimento ma penalizza i pedoni e ciclisti, che si trovano esposti a maggiori rischi e si vedono aumentate le distanze da percorrere.