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I lavori per la filovia e il futuro della mobilità ciclistica in città: l’analisi di FIAB Verona

È ormai chiaro che i lavori per la filovia Opera, con la creazione di nuove corsie preferenziali e il ridisegno degli spazi su molte strade cittadine, modificheranno sensibilmente la mobilità nel territorio comunale di Verona. Meno chiare sono forse le complicazioni e interruzioni che in particolare questi cambiamenti potranno causare alla circolazione delle biciclette, che in vari punti rischia di venire compromessa da scelte progettuali che la omologano a una qualsiasi circolazione privata, senza sostanziali distinzioni da quella delle auto.

Se la principale finalità delle decisioni in campo viabilistico dovrebbe essere di rendere meno veloce e pervasivo il traffico privato a motore specialmente in ambito urbano per ridurre la frequenza di incidenti gravi e combattere le patologie da inquinamento e sedentarietà, appare una contraddizione causare nuovi problemi alla mobilità ciclistica, anziché – come spesso si afferma – darsi da fare per incentivarla rendendola sempre più conveniente e desiderabile.

FIAB Verona, dopo un’attenta analisi dei progetti esecutivi della filovia, ha redatto un documento di dettaglio in cui vengono elencate le criticità riscontrate e vengono avanzate considerazioni e/o proposte per una loro risoluzione. Tra le criticità emerse dall’esame del progetto, elenchiamo a titolo di esempio le seguenti:

  • via IV Novembre diventerà impossibile da percorrere verso il Centro;
  • da piazza Simoni e via città di Nimes (dunque dal Centro) non è affatto chiaro come una bicicletta potrà recarsi in piazzale XXV Aprile (Stazione) o in via Palladio (Stadio);
  • l’incrocio tra via Palladio e via Albere risulterà di particolare pericolosità per le bici;
  • la direttrice via Mameli – via Ca’ di Cozzi, già ora rischiosa per i ciclisti, diventerà impercorribile nella pratica, senza che al momento si possano individuare alternative;
  • in viale del Commercio verrà realizzato un tratto di ciclabile che finirà nel nulla.

Varie altre situazioni da chiarire, riportate in coda all’articolo, sono emerse dall’analisi.

FIAB Verona, nel rendere noto alla città questo lavoro, si augura di poter discutere e affrontare per tempo queste problematiche in modo costruttivo con l’amministrazione comunale, anche al fine di illustrare –quando possibile– alcune soluzioni che appaiono alla portata di mano.



OSSERVAZIONI SUL PROGETTO ESECUTIVO DELLA FILOVIA “OPERA” NEL COMUNE DI VERONA CON RIGUARDO ALLA MOBILITÀ CICLISTICA

Nel seguito esponiamo alcune possibili criticità per la mobilità ciclistica rilevate con l’esame del progetto esecutivo della filovia Opera, ciascuna seguita da considerazioni e/o proposte (in carattere corsivo).

LINEA 1A

LINEA 1A – Tratto San Michele – via Zeviani

  • Su via Dolomiti si perde il tratto di corsia ciclabile in direzione est tra via Marmolada e via Gottardo, dunque tale direzione diventerà vietata anche alle bici (oltre al resto del traffico privato com’è ora).
    Non si vedono soluzioni alternative.
  • Su via Caperle viene tolta la direzione nord (città) per il traffico privato, anche bici.
    Non si vedono soluzioni. In generale si può valutare l’uso promiscuo dei marciapiedi ove praticabile.
  • Su via Fedeli, dall’incrocio con via Guglielmi in poi viene tolta la direzione ovest (città) per il traffico privato, dunque anche per le bici. Lo stesso su via Cernisone, via Corsini, via Mondadori.
    Da chiarire la futura mobilità ciclistica tra Porta Vescovo e Borgo Venezia – San Michele (e San Martino, pensando al futuro sottopasso di via Marotto – AIA). Puntare solo su corso Venezia?
  • Su via Santa Toscana, le bici che giungono da est a ridosso delle mura non riusciranno più a entrare nella vicinissima piazza XVI Ottobre (Santa Toscana) e in via San Nazaro. Idem per il viceversa, da piazza XVI Ottobre non sarà più possibile passare sotto le mura per dirigersi verso est.
    Andrebbe concesso alle bici il brevissimo transito (20 m) nelle due direzioni sulla corsia preferenziale tra piazza XVI Ottobre (rivedere l’attuale divieto d’accesso in direzione centro) e la porta nelle mura.

LINEA 1A – Tratto via Zeviani – Stazione Porta Nuova

  • Le bici che provengono dalla pista ciclabile di via Pallone e dirette verso piazza Bra dovranno proseguire diritto, nella corsia più centrale riservata al traffico privato.
    Valutare di concedere alle bici l’uso di un breve tratto (30 m) di corsia riservata in largo Divisione Pasubio per entrare sulla destra in piazzetta Municipio e da lì in piazza Bra e via Oberdan.
  • Per le bici che provengono da piazza Simoni / via Città di Nimes non è chiaro come sarà possibile dirigersi alla stazione ferroviaria di Porta Nuova e in via Palladio per lo Stadio. Idem per il viceversa.
    Da chiarire la mobilità ciclistica nell’attraversamento-costeggiamento della tangenziale esterna e su piazzale XXV Aprile.

LINEA 1B

LINEA 1B – Tratto via Guido d’Arezzo – via Zeviani

  • Nessuna osservazione

LINEA 1B – Tratto via Zeviani – Stazione Porta Nuova

  • (Si veda l’analogo tratto della linea 1A)

LINEA 1B – Tratto Stazione Porta Nuova – Stadio

  • Chi proviene dallo Stadio in bici su via Palladio, all’incrocio con via Albere deve stare nella corsia interna per il traffico promiscuo stretto tra le auto e il filobus, e in uscita dall’incrocio deve spostarsi sulla corsia esterna per il traffico promiscuo incrociando la traiettoria del filobus.
    Situazione di pericolo, non si vedono soluzioni: anche il concedere alle bici di stare sulla corsia preferenziale esporrebbe al rischio del passaggio veloce del filobus che troverà il semaforo aperto.

LINEA 2A

LINEA 2A – Tratto via Ca’ di Cozzi – Ospedale Maggiore Borgo Trento

  • Tutto il traffico privato (compreso quello ciclistico) su via Ca’ di Cozzi – via Trento – via Mameli tra il parcheggio scambiatore di Verona Ovest (sbocco del ponte Unità d’Italia) e l’Ospedale Maggiore di Borgo Trento verrà compresso in una sola corsia per direzione di marcia.
    Appare chiaro che la direttrice via Ca’ di Cozzi – via Trento – via Mameli, già ora molto pericolosa, dopo i lavori diventerà impraticabile per la mobilità ciclistica. Questo richiede di trovare una soluzione alternativa per gli spostamenti ciclistici tra i quartieri nord-ovest e il centro città.

    Partendo da Parona, una soluzione ragionevole potrebbe essere:

    • una pista ciclabile lungo via Preare/SP1 (già richiesta anche da comitati spontanei di cittadini; da costruirsi in occasione dell’auspicabile prossima ristrutturazione della strada attualmente in difficoltà per i grandi negozi sorti di recente) fino a via Montresor;
    • proseguire girando su via Montresor, da rendere ciclopedonale fino alla chiesa di San Rocco;
    • mettere più in sicurezza via San Rocco – via Bresciani – via Santini (velocità, sedi separate);
    • risolvere la questione di via Cesiolo, e migliorare l’attraversamento di via Mameli per giungere in viale Bixio;
    • rendere ciclopedonali i larghi marciapiedi di viale Bixio (progetto già esistente dalla precedente amministrazione), fino all’entrata in città da ponte Garibaldi.

LINEA 2A – Tratto Ospedale Maggiore Borgo Trento – Stazione Porta Nuova

  • Da piazzale Stefani (Ospedale Maggiore Borgo Trento) non appare agevole recarsi in piazza Vittorio Veneto, e da là verso l’Arsenale.
    Valutare la concessione alle bici della corsia preferenziale di via XXIV Maggio, peraltro in discesa.
  • Via IV Novembre non sarà più percorribile dal traffico privato (comprese le bici) verso il centro.
    Confermato che le bici non potranno più andare su via IV Novembre per il centro? Quale soluzione?
  • Via Diaz resterà non percorribile dal traffico privato (comprese le bici) verso il centro.
    Questione già trattata in passato: crediamo sarebbe opportuno permettere l’uso della breve corsia preferenziale per poter andare dal ponte della Vittoria a porta Borsari e via Oberdan-piazza Bra.
  • In stradone Porta Palio, nel progetto esecutivo (la cui stesura probabilmente non è molto recente) non v’è traccia della programmata pista ciclabile tra Porta Palio e Castelvecchio.
    Confidiamo che venga mantenuto quanto promesso circa la realizzazione della pista ciclabile in combinazione con la filovia, compresi gli attraversamenti migliorati nell’incrocio con via Scalzi.
  • Via G. Della Casa non sarà più percorribile dal traffico privato (comprese le bici) verso Porta Palio nel tratto tra piazza Simoni e l’incrocio con via Berni.
    Valutare la concessione alle biciclette del breve tratto di corsia preferenziale in discesa su via Della Casa tra piazza Simoni e l’incrocio con via Berni, per evitare il giro su via Giberti.
  • Per le bici che provengono da piazza Simoni / via Città di Nimes: si veda quanto scritto per linea 1A.

LINEA 2A – Tratto Stazione Porta Nuova – viale dell’Agricoltura

  • La pista ciclabile su viale Piave risulta notevolmente toccata dai lavori per la filovia.
    L’auspicio è che al temine dei lavori essa venga ripristinata in uno stato possibilmente migliore del precedente, in particolare per la percorribilità, lo stato del fondo e la segnaletica orizzontale.
  • La corsia di viale della Fiera verso la Fiera è attualmente riservata ai bus ma aperta anche alle bici.
    Il progetto esecutivo la mantiene riservata: verrà confermata anche in futuro l’apertura alle bici?
  • Il tratto di via Scopoli tra viale della Fiera e viale del Lavoro verrà sensibilmente ridisegnato.
    Com’è prevista la mobilità ciclistica in quel tratto nei due versi, per es. da/per viale dell’Agricoltura?

LINEA 2A – Tratto viale dell’Agricoltura – Ospedale Policlinico Borgo Roma

  • Via Scuderlando verrà ridisegnata per il passaggio della filovia.
    La pista ciclabile sul marciapiede tra viale dell’Agricoltura e via Villa Glori verrà mantenuta? Viene confermato anche per le bici il futuro divieto di percorrere la corsia in direzione centro tra via Fiume e via Villa Glori, intendendo che i ciclisti dovranno usare la pista ciclabile di via Volturno?
  • Su via Volturno verrà ridisegnato il tratto tra via Fiume e l’incrocio con le vie Centro-San Giacomo.
    La pista ciclabile sul marciapiede di via Volturno verrà mantenuta in quel tratto?
  • Nel tratto di via San Giacomo tra l’incrocio con via Volturno e via Comacchio verrà rimossa la pista ciclabile bidirezionale esistente.
    Viene confermato il cambio di percorso ciclabile tra via Volturno e via Comacchio che prevede di rendere bidirezionale l’attuale pista monodirezionale su via Centro, di passare per via Redipuglia e di attraversare via San Giacomo?
  • Il tratto di via Comacchio di circa 300 m tra via San Giacomo e via Giuliari verrà chiuso al traffico privato (tranne il breve tratto a fianco del liceo Galilei), in particolare anche alle bici.
    Via Comacchio, fino ad oggi impossibile da percorrere in continuità per il traffico motorizzato, è da tempo un consolidato percorso ciclabile della nostra città, che permette di spostarsi in sicurezza da e verso Palazzina e San Giovanni Lupatoto. Vista anche la bassa frequenza prevista dei mezzi pubblici, chiederemmo che le corsie preferenziali su via Comacchio vengano aperte anche alle bici.

LINEA 2B

LINEA 2B – Tratto Ospedale Maggiore Borgo Trento – Stazione Porta Nuova

  • (Si veda l’analogo tratto della linea 2A)

LINEA 2B – Tratto Stazione Porta Nuova – viale dell’Agricoltura

  • (Si veda l’analogo tratto della linea 2A)

LINEA 2B – Tratto viale dell’Agricoltura – Deposito Genovesa (Verona Sud)

  • Su viale del Commercio il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclabile bidirezionale nel solo tratto interessato dalla filovia, ovvero tra viale dell’Industria e via Ferrari.
    Riteniamo importante da parte del Comune programmare la realizzazione della pista ciclabile in continuità anche nel restante tratto di viale del Commercio fino all’incrocio con via Copernico, dove c’è una simile disponibilità di spazio e in vista dell’opportuna futura continuazione del percorso sul lato ovest di via Copernico fino all’incrocio con via Pasteur, per servire le grandi aziende e i centri commerciali della zona (Glaxo, Adigeo, …) e collegarsi alla prospiciente pista ciclabile di via Vigasio.
  • Da largo Perlar la filovia continuerà verso ovest lungo viale delle Nazioni fino alla Genovesa.
    Quale sarà la mobilità ciclistica lungo questa direttrice, per permettere di usare anche la bici negli spostamenti tra il centro città e il futuro parcheggio scambiatore di Verona Sud alla Genovesa?

Verona, 24 settembre 2019

Corrado Marastoni e Giorgio Migliorini
FIAB Verona – Amici della Bicicletta Onlus

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FIAB Verona

FIAB Verona - Amici della Bicicletta APS promuove un modello di città "possibile", sempre più centrato sulle esigenze dei pedoni, dei ciclisti e degli utenti dei mezzi pubblici. Propone stili di vita sostenibili basati sull'utilizzo della bicicletta come mezzo abituale di trasporto e di svago e si impegna quotidianamente quale portavoce dei cittadini, per interloquire con l’Amministrazione Pubblica affinché prenda provvedimenti per favorirne e tutelarne l’uso. Conta circa 1.800 iscritti, confermandosi l'associazione FIAB più numerosa d'Italia. L' 85-90% dei soci dichiara di iscriversi per ragioni ideali, per richiedere alle Istituzioni un maggiore impegno a favore della mobilità sostenibile.
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