Articolo de L’Arena del 6/12/2007
Arriva il registro delle biciclette

giovedì 6 dicembre 2007, di lupoinbici

PREVENZIONE. Teseo è la nuova banca dati voluta dal Comune e dalla polizia municipale

Contro i furti arriva il registro delle biciclette

da L’Arena del 6/12/2007

Un registro con tutti i dati delle biciclette vendute sul territorio comunale: data d’acquisto, marca, numero di telaio, colore, nome del proprietario e dell’acquirente. Il Comune dichiara guerra ai ladri di biciclette con una banca dati che conterrà informazioni e caratteristiche dei veicoli e i dati dell’acquirente originario e che sarà a disposizione di vigili, carabinieri e questura. Una carta d’identità della bici che ne consentirà più facilmente l’identificazione e che, sulla carta, dovrebbe servire da deterrente al fenomeno crescente dei furti delle due ruote: secondo i dati più recenti della Prefettura, nel biennio tra la metà del 2005 e la metà del 2007 i furti di biciclette denunciati in provincia sono stati 1900.

È pronto al decollo il sistema Teseo per il censimento e la ricerca delle biciclette vendute sul territorio, promosso dalla Polizia municipale in collaborazione con il Centro di responsabilità informatica su richiesta degli Amici della bicicletta e dell’ufficio biciclette del Comune. Si concreti zzerà in una banca dati, inserita nel portale comunale Teseo, dove verranno inserite tutte le schede compilate dai rivenditori sulle biciclette vendute. Entro fine anno partirà un prototipo, con una prima sperimentazione di inserimento dati, quindi il via ufficiale nel gennaio del prossimo anno.

Nei giorni scorsi si è svolta una riunione tra i tecnici comunali del servizio Teseo e i rivenditori per mettere a punto i dettagli dell’operazione. Lorenzo Pasetto, responsabile fresco di nomina dell’Ufficio bicicletta del Comune, ha spiegato che a tutti i rivenditori che aderiscono all’iniziativa verrà fornita una password con la quale potranno entrare nel portale comunale e inserire i dati delle biciclette acquistate a partire dal modello e dal numero di telaio, stampigliato nel 90 per cento nella «culla» dei pedali. Copia della scheda verrà consegnata al cliente, che in caso di furto potrà consegnarla insieme alla denuncia.

«Crediamo che questo sia un sistema migliore dell’Easy Tag», ha spiegato Pasetto, «rete nazionale di registrazione delle bici gestita da privati utilizzata da molte città, che non consente il controllo a monte dell’inserimento dei dati. Con il sistema Teseo sono i rivenditori stessi a inserire i dati, assicurando che non ci siano infiltrazioni a monte. Quello che è fo ndamentale è allargare subito il sistema agli altri Comuni della provincia, perché ha poco senso farlo solo per la città: la maggior parte delle bici viene trovata infatti nei centri limitrofi.

Contemporaneamente dovrebbe partire una banca dati nazionale delle bici gestita dalle questure, analogamente a quanto avviene coi registri di auto e moto, che andrà a rafforzare l’azione locale individuando sul territorio nazionale tutte le biciclette rubate e portate in altre regioni».

I rivenditori hanno espresso soddisfazione per quello che è il primo risultato tangibile di un anno di incontri, sollecitando però il Comune a mettere in atto altre misure che rafforzino l’operazione antifurto. È chiaro, infatti, che la banca dati non basta: gran parte dei furti, hanno riferito, vengono effettuati da stranieri dell’’Est, che portano via le bici con i furgoni vendendole nei Paesi dell’ex Unione Sovietica per poche decine di euro. Tra le loro proposte c’è quella di mettere in piedi cicloparcheggi custoditi, con impiego ad esempio dei nonni-vigili, o di mettere a disposizione bici-esca che, collegate a un sensore, potrebbero consentire di smascherare le bande di ladri di biciclette. Altro deterrente utile potrebbe essere un adesivo identificativo applicato con collanti resistenti e antifalsificazione.

Gli Amici della Bicicletta plaudono al decollo dell’iniziativa, di cui si sentono i padri putativi: sono stati i primi a richiamare l’attenzione sul tema fino dal 2003, ottenendo i primi dati del prefetto sui furti di biciclette in risposta alla richiesta di monitoraggio del fenomeno. La prima vittoria è stata l’installazione di una rastrelliera moderna in centro, più comoda e sicura rispetto a quelle vecchie in quanto consente di agganciare telaio e ruota.

È seguito il «copyright» del lucchetto antiladri, che ottimizza peso, costo e resistenza, adottato da una ventina di negozianti allo stesso prezzo scontato. Infine quest’anno, in febbraio, la proposta di inserire i dati sul portale Teseo con il sostegno del comandante della polizia locale, Luigi Altamura, che ci ha creduto e l’ha portato avanti.

«Finalmente si fa qualcosa nel verso giusto», dichiara Paolo Fabbri, «anche se questo sistema, per essere veramente efficace, va completato con una banca dati nazionale e va pubblicizzato sugli organi di stampa e con campagne pubblicitarie per poter contare su un minimo effetto deterrente. Il limite del sistema Teseo è però quello che non può essere fatta la registrazione delle bici usate: chi può dimostrare in questo caso la proprietà?».