storie molto diverse con la bici in comune
La Giallona: dal fosso a ... Edimburgo

lunedì 24 marzo 2008, di Alberto

Marco vive e lavora da 5 anni a Edimburgo. Ricorda volentieri i tempi in cui si spostava a Verona facilmente in bicicletta. Non con una bicicletta qualsiasi, una bici che ha una storia.

La Giallona: dal fosso a ... Edimburgo

«Quando sei in bici gli estranei ti trattano diversamente … meglio».
"E’ Mark Beaumont che parla. Scozzese, 25 anni, ha completato da poco il giro del mondo in bici battendo il record mondiale: piu’ di 27.000 chilometri in 195 giorni e sei ore." (link della notizia)
"La notizia ha destato un certo interesse qui a Edimburgo. Sempre c’è interesse quando uno scozzese si distingue! E’ vero però che mai come in queste settimane il tema della bici è all’attenzione dei mezzi di comunicazione. Si parla dei contributi per le bici offerti dalle aziende ai dipendenti, si parla di iniziative locali per promuovere l’uso della bici, si discute di come migliorare la vita degli scozzesi ..."

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Marco in sella alla Giallona

"Vedendo Mark in TV entrare a Parigi sulla sua bici, ho avuto un flashback, un ricordo fortissimo, di quando andavo a scuola di inglese il mercoledi sera a Verona. Il ricordo era vivo e sono voluto uscire di casa a controllare la bici."
"Quando sono venuto ad abitare qui ho portato anche lei, la ’Giallona’, la bici che usavo a Verona. Un telaio vecchio, trovato da mio padre in un fosso e rimesso a nuovo da lui e da un meccanico. Una bici semplice, per i giri di tutti i giorni."
"Anche lei mi ha seguito qui in Scozia. Purtroppo però non è stata molto usata perche’ mi sono comperato la mountain-bike. E poi c’è anche la bici da corsa; quindi lei non ha avuto più tanto spazio."

"L’ho trovata arrugginita, con le ruote a terra e la gomma dei coppertoni così rovinata. Mi è dispiaciuto e ho sentito la mancanza di quelle sere di tarda primavera quando affrontava la strada per andare a scuola. Era più di 10 anni fa: ricordo che partivo alle 6 e mezza per arrivare alle 7 e mezza alla lezione. Così tanto ci mettevo ? Sì, ero lento e me la prendevo con comoda. Poi non c’era la pista ciclabile e si doveva stare molto, molto attenti... Non avevo il caschetto, non avevo nessuna lampadina a pile. Sono i fanali alimentati dalla solita rumorosa dinamo. Ovviamente, non c’era nessun giubbino tecnico, ma quello rigorosamente di jeans ..."

"Ma come mai ci andavo in bici ? Me lo ricordo bene. Era per il senso di libertà, l’aria che ti colpisce in viso, i profumi diversi di erba di campo e di acqua quando si raggiungevano i campi dopo Palazzina o quando si superava il canale prima delle Giare. Poi c’era il fascino della pedalata notturna al rientro, con la flebile luce del fanale ... la salita del cavalcavia della Palazzina e la discesa verso San Giovanni con la dinamo... che sembrava dovesse partire come un razzo... la gioia di aver compiuto una piccola impresa"

"Povera Giallona ! Devo assolutamente rimetterla a posto ..."

"Chissà quante sensazioni e momenti memorabili Mark ha potuto sperimentare ! Però ci sono emozioni indimenticabili che si possono godere anche senza fare il giro del mondo !"