si puo` anche con una Mountain Bike
Al lavoro in bici

giovedì 10 luglio 2008, di lupoinbici

Diego abita ad Avesa e lavora in Borgo Roma. Come per molti cittadini veronesi, il suo problema era il percorso casa-lavoro che, oltre a rappresentare una spesa, era noioso, monotono e stressante. È indubbio infatti che spostarsi due volte al giorno da Nord a Sud della città, trovando code ad ogni angolo, è veramente un’impresa negativa. Ecco la soluzione trovata da Diego in modo abbastanza casuale.

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Alla partenza per il rientro a casa

“Tre anni fa, al culmine dello sconforto per le ore passate in coda in auto, ho deciso di provare ad usare la bici per andare al lavoro. Doveva essere solo una prova, un tentativo sporadico. Tengo a precisare che la bici era abbandonata in cantina perchè non mi ero mai impegnato ad utilizzarla in ambito urbano. Non ci avevo mai lontanamente pensato.”

“La Mountain Bike di basso profilo e costo l’avevo infatti comperata per fare delle uscite in montagna, trascurando il fatto che non avendo un minimo di allenamento, l’acquisto si sarebbe rilevato un insuccesso e presto abbandonato.”

“Ebbene il tentativo di convertire la bici ad uso urbano si rilevò subito un successo: il motivo principale fu il fatto che già dopo qualche giornata non facevo fatica, arrivando al lavoro negli stessi tempi di quando usavo l’auto (mezz’ora circa). Ebbene sì, circa 9 Km con tempi simili: significa che anche con l’auto la velocità media è inferiore ai 20 Km/h.

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Il passaggio lungo Corso Porta Nuova

Onestamente non ci avevo mai pensato !”

“E poi, dopo qualche mese, ho sentito anche il beneficio fisico. Non svolgendo infatti altra attività, non solo sportiva ma di semplice “movimento”, travolto come la maggior parte delle persone “mature” da impegni lavorativi e familiari, quello della bicicletta è diventato e rimane un punto fisso, uno spazio dedicato al mio fisico: con circa un’ora di movimento al giorno sento un grande beneficio. Tra l’altro la bilancia ne è la prova.”

“Sia chiaro: non sono un fanatico ! Aiutandomi con le previsioni del tempo e con un pò di esperienza cerco di evitare di prendermi la pioggia e finora le giornate in cui ho sbagliato sono state veramente poche. Inoltre capita di usare l’auto per qualche altro ovvio motivo. Ma quello che più importa è che ora le cose sono radicalmente cambiate: l’auto è l‘eccezione !”

“Il freddo ? Quello non è un problema, basta trovare l’abbigliamento corretto e, a quel punto, diventano quasi più agevoli le giornate invernali che quelle estive: dal caldo si fa fatica a difendersi.”

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Passaggio sul Ponte Scaligero

“Pensate: l’anno scorso sono riuscito ad andare al lavoro per 110 gg. Non male se pensiamo che le giornate lavorative effettive all’anno sono circa 230. E poi i calcoli, ovviamente approssimativi, sono presto fatti: 110 gg, con un risparmio di circa 5 euro al giorno, significa un guadagno (seguendo il detto: il risparmio è il primo guadagno) di circa 550 euro annui. Non male !”

“E poi sento la coscienza a posto. In questo periodo in cui si parla tanto di traffico, inquinamento e relative malattie respiratorie penso che se tutti, nel limite del possibile, si impegnassero in questo modo forse i problemi sarebbero mitigati e non ci sarebbe bisogno di costruire continuamente strade e trafori (sigh !) nuovi.”

“Altro elemento positivo è sicuramente la tipologia di strada e la qualità del tragitto: in auto sono costretto a seguire un percorso monotono e praticamente obbligato, mentre in bici riesco a vedere la città passando per il centro. A volte riesco a fare minime variazioni del percorso scoprendo scorci nuovi, che difficilmente si cercano con altri mezzi. Insomma passare da Piazza Brà, dal Ponte Scaligero, da via Roma non e` lo stesso che passare dalla Circonvallazione.”

“Infine due consigli per qualcuno che volesse provare a seguire la mia esperienza. Quello di tenere segnate le giornate in cui si usa la bici, in modo da avere un riscontro numerico che rappresenta uno stimolo a continuare, magari cercando di aumentare di anno in anno e seguendo l’andamento mensile e stagionale. Secondo consiglio: quello di seguire, quando possibile, percorsi protetti e più sicuri, anche se costringono ad allungare il percorso, poichè purtroppo gli incidenti sono sempre in agguato.”