Da un anno tosto a un anno…

L’anno appena terminato è stato per FIAB Verona – come si usa dire – tosto, in vari sensi.
Un dramma per tutti noi
In primavera un gravissimo dramma familiare ha colpito una delle nostre colonne. Il fatto ci ha scosso ben al di là dell’umana solidarietà con l’amico Luciano: per un’associazione come la nostra che vive dell’entusiasmo di volontari che donano tempo, energie e creatività l’anno è trascorso sotto una cappa di tristezza non facile da sostenere.
SEM e Bike Pride: l’importanza di fare rete
A darci una mano è stato anche l’impegno per dare vita a due idee: organizzare a Verona una SEM (Settimana Europea della Mobilità, ogni anno dal 16 al 22 settembre) finalmente di ampio respiro e ricca di eventi, e portare anche da noi il format del Bike Pride inaugurato con successo nel 2010 a Torino. Per la SEM l’impulso è partito più di un anno fa dall’assessore Tommaso Ferrari, che ci ha chiesto di assumere il ruolo di organizzatore tecnico della rassegna coinvolgendo altre realtà cittadine: ne è uscito un incredibile cartellone di 65 eventi che ha avuto il merito di metterci in rete con altri attori interessanti, come i professionisti di Cocai e il mondo giovanile delle rides (pedalate gravel di media distanza) ma anche con ATV e AGSM che hanno fornito importanti contributi economici. Quanto al Bike Pride, l’idea è stata di affidare la comunicazione a due intraprendenti giovani, Luca ed Elena dei Rolling Bears: grazie al loro originale lavoro sui social l’evento è stato partecipato da circa 400 persone in gran parte mai viste in nostri eventi precedenti. In generale per noi è urgente fare rete con altre realtà, specie col mondo giovanile di cui abbiamo bisogno come l’aria per avviare un ricambio generazionale.
Cambio di sede: la svolta di fine anno
La forzata interruzione delle attività in presenza tra il 2020 e il 2022 dovuta al Covid ha accelerato una tendenza che si era manifestata già prima ed è diventata palese alla ripresa: la nostra sede di piazza Santo Spirito, tanto spaziosa quanto economicamente onerosa, è via via diventata un luogo sempre meno frequentato da soci e visitatori. Dopo una lunga ricerca è spuntata l’opportunità di via Raterio, nel quartiere degli Orti di Spagna che già ci vide presenti nella storica sede di via Spagna. Il cambio va vissuto senz’altro come un’occasione di ripartenza e rinnovamento, in una sede meno centrale ma più adatta alle mutate condizioni e in un quartiere in evoluzione, dove si trova anche la Casa di Quartiere Baleno.
Quale 2025 ci attende?
A Verona l’amministrazione sta mostrando un encomiabile sforzo per far fare un salto di qualità alla mobilità cittadina: crediamo sia importante per noi sostenere questo sforzo che trova diffuse resistenze in una città sempre diffidente di fronte ai cambiamenti. In provincia la nostra realtà veronese continua a soffrire dell’assenza dell’ente Provincia sul tema, dura da giustificare se paragonata all’intenso attivismo delle Province contigue: finora non si notano segnali di cambiamento ma restiamo in attesa. La Regione sta proseguendo con Veneto Strade il lavoro sui numerosi cantieri avviati nel 2024 ma non si intravedono chiari programmi per il futuro. Infine, a livello statale in dicembre è diventata legge una riforma del Codice della Strada francamente imbarazzante, frutto di scelte di stampo politico del tutto slegate da dati oggettivi ed esperienze consolidate. Detta in breve, sarà questo il contesto non facile dove ci troveremo a operare nel 2025, nel quale organizzeremo – per quanto possibile, con forze attive sempre più contate – un calendario di eventi scandito dai tradizionali appuntamenti. Il tutto mentre cercheremo di ambientarci nella nuova sede di via Raterio… Un altro anno tosto all’orizzonte? Lo vedremo!
Intanto vi giungano i nostri migliori Auguri di Buon 2025, e restiamo in contatto.
(da Ruotalibera 184 – gennaio-aprile 2025)