Il punto del Presidente

Buon 2023 da FIAB Verona

Care amiche, cari amici,
se la cosa non fosse seria ci sarebbe da sorridere.

Nel mio messaggio di un anno fa, parlando del 2022 appena iniziato scrivevo “vogliamo comunque sperare che quest’anno appena partito possa essere migliore dei precedenti: e francamente, visto come sono stati gli ultimi due, l’impresa non appare impossibile”. Ebbene, è chiaro che al 2022 l’impresa è tutt’altro che riuscita, appesantendo ulteriormente il bilancio già gravoso di questi anni ‘20: una tragica guerra alle porte d’Europa, prezzi e tariffe alle stelle, e pure una pandemia che, dopo mesi di regressione, pare essere tornata in una fase delicata. Cosa ci riserverà il 2023? Non lo sappiamo e non ci azzardiamo a fare pronostici, ma è importante restare positivi e costruttivi: dunque, forti anche dei nostri primi 40 anni associativi appena festeggiati, eccoci ancora qui a parlare di mobilità ciclistica tra cose avvenute e prospettive future, partendo dalla città e allargando via via lo sguardo.

A Verona.

Con l’incerta tornata elettorale dello scorso giugno Verona ha decisamente voltato pagina, con l’arrivo a palazzo Barbieri di Damiano Tommasi con la sua coalizione di centrosinistra e il cambio radicale della composizione del Consiglio Comunale. In verità, questi primi sei mesi di governo non hanno ancora visto decisioni di spessore da parte della nuova amministrazione, che finora si è mossa con prudenza tra la gestione di faccende ereditate (l’impatto dei lavori della TAV, il rebus Filovia) e varie sperimentazioni non seguite da provvedimenti stabili: in particolare, durante la SEM (Settimana Europea per la Mobilità, 16-22 settembre) abbiamo vissuto le notevoli esperienze – rimaste però solo tali – della chiusura al traffico privato di piazza Bra per tutta la settimana e di via Battisti in una mattina nella fascia oraria più delicata dell’afflusso scolastico, con un significativo coinvolgimento dei ragazzi delle scuole superiori e dei loro insegnanti. Anche nelle scelte viabilistiche (ZTL allo Stadio e in Fiera, interventi a favore della ciclabilità, …) per ora siamo solo a livello di test e di vari progetti, mentre opere attese da tempo (come la pista Adige-Sole da Boscomantico alla Stazione) devono essere finalmente messe in cantiere o completate. Che dire? Da osservatore esterno ma anche un po’ insider, penso che nel 2023 si inizieranno a vedere cose che daranno il segno di un cambio di passo: d’altra parte, è proprio in una percepibile discontinuità che questa inedita amministrazione dovrebbe trovare la sua ragion d’essere, e i primi a saperlo credo siano loro stessi. Osserveremo e se possibile incideremo sulle scelte col nostro consueto atteggiamento, vigile ma propositivo e collaborativo, che pensiamo di non aver mai fatto mancare né adesso né in passato.

In provincia

abbiamo varie realtà comunali che, seppur meno condizionate del capoluogo da problemi viabilistici, mostrano una buona volontà di darsi da fare nel migliorare la mobilità ciclistica sia nei loro centri abitati che nei collegamenti tra frazioni e coi comuni limitrofi. Per incoraggiare queste realtà e non farle sentire isolate noi cerchiamo un dialogo con loro, nella convinzione che la nostra presenza sia importante non solo nel centro cittadino ma in tutto il tessuto provinciale: una testimonianza del nostro impegno si può leggere ad esempio nelle pagine dei più recenti numeri di Ruotalibera, in cui le amministrazioni di Bussolengo, di Legnago e (nel numero in uscita) di San Martino hanno potuto parlare dei loro progetti realizzati o in divenire. Un altro caso di rilievo è quelli dei tre comuni dell’est San Bonifacio, Soave e Monteforte, vicini tra loro ma divisi da A4 e SS11, che passo dopo passo stanno realizzando quella rete di percorsi ciclopedonali già pensati 15 anni fa. Insomma, dal fermento che percepisco credo che il 2023 porterà interessanti novità anche nel veronese, a partire magari da Dolcè e Rivoli col più volte annunciato ponte ciclopedonale sull’Adige da Ceraino…

Anche a livello regionale

l’attività prosegue intensamente: la Regione Veneto con la sua azienda in house Veneto Strade è da tempo concentrata su progettazione e realizzazione di parti delle cinque ciclovie nazionali che interessano il Veneto (la ciclovia del Sole Verona-Firenze che da noi passa da Sommacampagna e Salionze, l’Anello del Garda che nel veronese va da Peschiera a Malcesine, la VenTo lungo il Po, la Venezia-Trieste, la ciclovia Adriatica) e sul progetto strategico regionale dell’ex ferrovia Treviso-Ostiglia, il cui recupero, già del tutto finanziato, raggiungerà entro il 2023 Cologna Veneta e verosimilmente sarà completato entro il 2024 passando da Legnago e arrivando sul Po a Ostiglia.

A livello nazionale, infine,

è stata un fatto storico la pubblicazione (G.U. n. 239 del 12 ottobre u.s.) a cura del MIMS (Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili) del Piano Generale della Mobilità Ciclistica. Nel Piano, oltre a delineare gli obiettivi strategici per lo sviluppo della mobilità ciclistica sia in ambito urbano che per il cicloturismo indicandone tempi e modi, sono compresi alcuni allegati tra cui uno (l’Allegato B “Progettare ciclabilità sicura”) che illustra dettagliatamente come sia possibile applicare già ora – pur nelle more dell’apparizione di alcuni regolamenti attuativi – le novità normative introdotte nel Codice della Strada a settembre 2020 in risposta all’emergenza causata dalla pandemia: si sta parlando ad esempio di doppio senso ciclabile, case avanzate, strade scolastiche. È chiaro che introdurre presto queste novità cambiarebbe profondamente in meglio la mobilità nei centri urbani, rendendoli meno insidiati dal traffico e più vicini alla vita delle persone.


Spero che queste notizie facciano percepire come, pur se con alcune difficoltà e rallentamenti, per la mobilità ciclistica le cose continuino ad accadere ai vari livelli nella giusta direzione e inducano a un certo ottimismo. Da parte sua, FIAB Verona metterà in campo anche in questo nuovo anno la sua azione per aiutare l’avanzare di questi processi in corso, anche organizzando un consistente numero di eventi che appariranno sul programma cartaceo disponibile a breve o – meglio ancora – sul nostro sito web con gli ultimi aggiornamenti.

Ricordiamo però anche che questa azione è possibile solo grazie a soci volontari che mettono a disposizione parte del loro tempo e delle loro energie! La tendenza sia al calo di questi generosi apporti che all’aumento degli impegni richiesti da un tema in vertiginosa ascesa (ormai da anni poche cose sono trendy come la bicicletta) stanno mettendo in forse la prosecuzione di queste attività. Pertanto, nel salutarvi, rinnovo l’accorato invito a contribuire personalmente e concretamente alle attività dell’associazione, nei limiti e nella disponibilità di ciascuno: alla resa dei conti, si riceve sempre più di quello che si dà.

Anche a nome dell’associazione desidero giungano a voi e ai vostri cari i più sinceri auguri di un
2023 sereno e positivo.

Un cordiale saluto
Corrado


LEGGI QUI PRIMA DI CHIUDERE…

Le nostre proposte di attività continuano anche per il prossimo anno copiose e variegate. Oltre al programma per il tempo libero, con la ricca offerta di uscite, incontri e vacanze, non si è mai fermata (e non ha intenzione di farlo) la nostra azione quotidiana di sensibilizzazione nei confronti di cittadini e amministratori, per suggerire e stimolare provvedimenti a supporto della conversione a un sistema di mobilità nuova (dolce, attiva, multimodale, integrata…) per un nuovo modello del vivere nel contesto urbano (e oltre).

Questo lavoro ha bisogno, soprattutto in questo momento, del tuo sostegno e del tuo aiuto.
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