San Giovanni Lupatoto: che cosa succederà nei prossimi cinque anni?
Dando seguito all’articolo nel numero precedente di Ruotalibera scritto prima delle elezioni amministrative, nel quale erano stati messi a confronto i vari programmi elettorali, cerchiamo di presagire il prossimo futuro del Comune lupatotino dopo la riconferma del Sindaco uscente e soprattutto dello schieramento di maggioranza praticamente inalterato.
Prima di leggere nella sfera di cristallo è bene ricordare che negli ultimi anni tanti elementi esterni sono cambiati, quasi a poter dire che ci troviamo in un’era diversa. Partiamo dal COVID, che ha stravolto le necessità degli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola, oltre ovviamente alla visione del tempo libero e della possibilità di organizzare eventi in presenza e giri in bici di gruppo. Se da una parte si vedono quindi questi aspetti negativi del virus, possiamo anche pensare a quelli positivi con una riscoperta consapevolezza della bicicletta come mezzo di trasporto oltre alla probabile disponibilità di fondi europei per la ciclabilità.
Negli ultimi anni abbiamo anche visto l’esplosione della bici elettriche oltre che dei monopattini e quindi di alleati per la richiesta di infrastrutture. Alleati che a volte qualcuno tenta di dipingere e trasformare in nemici, ma che invece hanno gli stessi bisogni che da anni chiediamo di soddisfare e gli stessi avversari: l’uso smodato dell’auto e la diffusa pigrizia di tanti nostri concittadini.
Ma vai con ‘sto freddo? Ma non si suda con questo caldo? E se piove? E se nevica? E se grandina? E se buchi? E se rompi la catena? E se incroci un lupo?
Quanto sia cambiato l’ambiente esterno lo si evince anche dai recenti avvistamenti di lupi. Sì! Lupi veri o comunque canidi molto simili a lupi nelle zone limitrofe al nostro paese e che speriamo non finiscano ad alimentare le comuni e pretestuose scuse per non inforcare la bicicletta: “Ma vai con ‘sto freddo? Ma non si suda con questo caldo? E se piove? E se nevica? E se grandina? E se buchi? E se rompi la catena?” Speriamo ora non ci sia anche: “E se incroci un lupo?”.
Quindi è in questo nuovo scenario che si muoveranno gli amministratori che hanno una certa esperienza sull’argomento ciclabilità visto che negli ultimi cinque anni molto di buono hanno fatto: ponte pedonale sull’Adige, ciclovia delle Risorgive, lato ciclabile sul cavalcavia di Palazzina, introduzione di molti attraversamenti rialzati e paletti salvapedoni, realizzazione di corsie ciclabili, rifacimento della ciclabile di Raldon, intervento di riqualificazione di via Ca’ dei Sordi, adesione al progetto FIAB dei Comuni Ciclabili e molto altro.
Passando alle previsioni, si comincia sicuramente da quanto deciso ed improntato nel precedente mandato. Innanzitutto il Biciplan, un documento fondamentale che dovrebbe segnare i prossimi interventi chiudendo alcune lacune che ancora caratterizzano la rete ciclabile comunale, la più grossa delle quali è l’interruzione nella zona della “rotonda del Lupo”: è un vero peccato che, arrivando dal centro del paese, si debba improvvisare il raggiungimento del nuovo tratto sul cavalcavia.
Un intervento importante in stato avanzato, con progetto già approvato e finanziato, è la ciclabile del Comotto che sarà importante per creare una nuova via di collegamento con la città sull’asse viabilistico molto trafficato Campagnola – Raldon – Pozzo – Comotto – Centro Commerciale – Borgo Roma. Un intervento che intercetterà molti nuovi possibili utenti della strada che intendono spostarsi in modo ecologico verso il lavoro o la scuola, ad esempio universitari che vogliono raggiungere il polo scientifico.
Nel programma elettorale si parla anche di estensione delle “zone 30” allo scopo di restituire spazio pubblico vivibile alle persone, testimonianza della nuova positiva tendenza a creare condivisione e non segregazione, spesso in spazi angusti, di pedoni e ciclisti. Nella parte relativa alla sicurezza stradale si programma di aggiornare ogni anno il Piano comunale di sicurezza stradale con varie azioni per la tutela dei soggetti più deboli (minori, famiglie, disabili, ciclisti, anziani). Importante perché gli interventi medio-piccoli, (quali attraversamenti, dossi, ecc.) sono indispensabili e devono essere in continua revisione.
Nel programma si cita anche l’impegno a favorire i flussi turistici che seguiranno soprattutto la ciclabile lungo l’Adige ed il percorso delle Risorgive. Per questo obiettivo sarà quindi opportuno completare l’opera all’incrocio delle due importanti vie. La Casa Bombardà è stata infatti al momento recuperata ma non ancora completata, e non è stata decisa una funzione ben precisa.
Molto importante è anche l’impegno su nuovi percorsi: il tracciato che unisce San Giovanni con Verona, chiamato “Municipio-Municipio”, e un altro molto innovativo lungo il canale Milani che dalla centrale Enel porterebbe fino a Ca’ di David.
Altri interventi importanti saranno il rifacimento dei marciapiedi sulle vie centrali di via Ugo Foscolo e di via Madonnina, oltre all’impegno di acquistare altre rastrelliere per biciclette e di proseguire a finanziare i contributi per l’acquisto di bici elettriche.
Anche se non inserito nel programma, sarebbe bello affrontare alcuni collegamenti nuovi che finora sono rimasti dei tabù: ad esempio il collegamento tra San Giovanni Lupatoto e Zevio lungo la viabilità ordinaria, dove si trovano molte aziende anche di grandi dimensioni e con molti lavoratori che, ad oggi, vista la pericolosità della strada, sono obbligati ad utilizzare l’auto. I propositi sono molto buoni, la “squadra” è molto esperta e quindi, ricordando quanto siano stati apprezzati gli interventi eseguiti nel precedente mandato in materia di pedonalità e ciclabilità, non ci resta che augurare al Sindaco e a tutta l’Amministrazione un grande in bocca al lupo (che non crepi ma pedali!).
(da Ruotalibera 173 – gennaio-marzo 2022)