Il punto del Presidente

Testimoni

Il punto - Ruotalibera 157

Ci sono momenti in cui, dopo lunghi periodi di stasi, improvvisamente le cose iniziano ad accadere in modo frenetico. Come testimoni interessati (e non passivi, come spiegheremo) proviamo a fare due conti di quanto ci aspetta nel prossimo futuro per la mobilità ciclistica in città, in provincia, in regione.

  • Pista ciclabile del Saval. Collegherà il quartiere Saval a San Zeno e piazza Bra partendo dalla pista del Camuzzoni. Per questo e altri progetti di mobilità sostenibile il comune di Verona investirà 2,5 mln €, di cui 1 mln statali (MIT).
  • Pista ciclabile tra Porta Palio e Castelvecchio. Permetterà di andare in bici in sicurezza e comodità da Porta Palio agli Scalzi e a Castelvecchio. Col Comune sono in corso colloqui molto avanzati, l’auspicio è che si passi presto ai fatti.
  • Bike sharing cittadino. Parte del cofinanziamento MIT sarà usato anche per implementare la rete delle stazioni del bike sharing Verona Bike.
  • Pista dell’Adige-Biffis-Camuzzoni. A inizio marzo la Regione ha deliberato un nuovo finanziamento a regia di 13 mln € per opere ciclabili, e uno dei progetti scelti è quello già noto, utile per la mobilità urbana e il cicloturismo, del collegamento tra Boscomantico (fine Biffis) e la diga di Chievo (inizio Camuzzoni), e tra via San Marco e la stazione di Porta Nuova.
  • Passerella sull’Adige della diga ENEL di San Giovanni Lupatoto. Permetterà un interscambio più agevole tra le due sponde. Doveva essere aperta già la scorsa estate, poi una lunga serie di rinvii tecnici; ma ENEL ha promesso che sarà fruibile entro marzo-aprile.
  • Destra e sinistra Adige a Rivoli e Ceraino. In sinistra Adige la ciclabile Terradeiforti è stata completata con lo splendido tratto Ceraino-Domegliara. In destra il comune di Rivoli sta discutendo col gestore HDE per recuperare altri tratti di argine del Biffis. E si parla insistentemente della prossima costruzione di una passerella ciclopedonale tra le due sponde…
  • Pista ciclabile tra Albarè e Castion. Anch’essa appena finanziata dalla Regione, permetterà di arrivare in sicurezza da Affi ai piedi del Baldo restando nei paraggi del lago.
  • Pista ciclabile del Bussè tra Legnago e Bergantino. Finanziata dalla Regione alcuni mesi fa, migliorerà un percorso Adige-Po già apprezzato da tempo.
  • Ciclovia Adige Sud in territorio polesano. Altra opera appena finanziata dalla Regione per sistemare più di 50 km di destra Adige dopo Castagnaro. Una spinta notevole per lo sviluppo di una ciclovia strategica, che porta il nord Europa a Verona e poi sulle spiagge dell’Adriatico, a Chioggia e a Venezia.
  • L’Ostiglia, e non solo…. Il finanziamento regionale ha premiato anche altri itinerari tra cui l’ex ferrovia Treviso-Ostiglia per altri 10 km in provincia di Vicenza, avvicinandosi così al confine veronese. Nel frattempo i comuni veronesi interessati hanno fatto un significativo passo avanti affidando uno studio di valutazione economica dei singoli tratti.

Di questa lunga lista di sviluppi noi di FIAB siamo sì testimoni, ma non come spettatori: è infatti evidente – e ci è stato riconosciuto – come il nostro lungo e paziente lavoro di sensibilizzazione (come FIAB Verona e coordinamento regionale) sia stato importante nell’ispirare le scelte dei decisori. Di questo non possiamo che rallegrarci, nella consapevolezza che ne godrà il territorio e l’intera collettività.

Per concludere, osservo che la parola “testimone” serve anche a indicare il bastone che in una staffetta si passano i frazionisti durante il cambio. Alcuni dei positivi progetti sopra elencati, pur essendo nati sotto amministrazioni passate, sono stati poi confermati e saranno realizzati da altre di diverso orientamento che le hanno sostituite: questo dà il senso di un bene comune che, come in questo caso, dovrebbe essere condiviso da tutti, un segnale positivo in un’epoca in cui questo sentire sembra essersi via via smarrito.

(da Ruotalibera 157 – marzo/maggio 2018)

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